Il dono della consolazione

Riscopriamo la Confessione

Riscopriamo la Confessione


“Consolare” significa sostanzialmente “stare con uno che è solo”. Tristezza e dolori nascono dall’essere soli e abbandonati, senza una presenza che ti riscaldi, una mano che ti accarezzi, una parola che spezzi il silenzio e asciughi le lacrime. Non per nulla si dice “desolato” uno che è “totalmente solo”. 

Per il penitente, il perdono sacramentale rappresenta una vera “Pentecoste per l'anima”, illuminata dalla luce divina del Consolatore, purificata nel sangue dell'Agnello immolato e adornata di ogni dono di grazia. 

Per il sacerdote, in quanto unito a Cristo, termine vivo di ogni accusa dell'uomo peccatore, apprende ogni volta di più il pensiero stesso di Cristo, nel correggere, valutare, guarire e, mentre assolve, sente ravvivarsi nel cuore il sigillo sacramentale e la personale immedesimazione con Cristo Buon Pastore: l'agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo, il guaritore del disamore! 
 

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